Doriana Offellini, Roberto, Claudia, Franco (Genova)


Ciao Guido,
siamo rientrati “purtroppo” il 26 gennaio dal nostro viaggio da sogno. Desidero ringraziarti per la disponibilità, la pazienza e la simpatia. Fin dalla prima e-mail mi hai ispirato fiducia che si è concretizzata nel corso di tutta la programmazione del viaggio. Come ti ho detto di persona, mi sono subito innamorata della Oriental & Beyond
Abbiamo iniziato con la visita dei bellissimi templi di Bangkok e del suo palazzo reale, città che io adoro, mi fanno impazzire le sue contraddizioni. C’eravamo stati 10 anni fa’, pensavo negli anni fosse cambiata e invece è rimasta come la ricordavo, tecnologia, incredibili grattacieli e per le strade innumerevoli bancarelle di cibo cotto al momento per non parlare dell’impianto elettrico che si trova in tutta la Thailandia, anche quello è rimasto uguale.
Abbiamo pernottato all’Ibis Riverside, classico albergo di passaggio ma con belle camere pulite e confortevoli.
Avendoci trascorso 4 notti tra l’arrivo, il rientro da Chiang Rai e il rientro da Koh Kood, eravamo ormai padroni della zona e prendevamo il battello per attraversare il fiume Chao Phraya come se lo avessimo fatto da sempre.
La nostra guida si chiama Felice (Num), nome per noi italiani e l’autista Bi (non so se si scrive così) entrambi carinissimi, Bi sempre gentile, attento e premuroso, il nostro minivan invece, lo abbiamo chiamato Arturo.
Num che ci ha fatto conoscere i molteplici aspetti di questo meraviglioso paese con competenza e simpatia, illustrandocene la storia, la religione e le superstizioni (ora capiamo un po’ meglio il buddismo), ogni giorno aggiungeva qualche tappa extra al nostro viaggio, come il bellissimo Wat Bangkung, o il percorso in chiatta sul fiume, con pranzo a bordo, per arrivare proprio sotto la cascata e fare direttamente il bagno senza scendere, ci ha portato a vedere la ferrovia della morte, avremmo voluto prendere il treno per fare una tratta ma era passato da poco, Roberto l’instancabile del gruppo, se l’è fatta a piedi andata e ritorno, noi ce ne siamo ben guardati e lo abbiamo aspettato nella grotta adiacente alla stazione. Ci ha condotto anche a visitare il museo australiano dedicato appunto a questa ferrovia che ha causato la morte di migliaia di uomini, per la maggior parte australiani, olandesi e inglesi.
La carinissima fattoria delle orchidee e farfalle, la proposta, nuova anche per lui, dello Zipline al campo elefanti, che io e Roberto abbiamo subito accettato con euforia, siamo stati i suoi primi turisti a sperimentarlo…19 punti di lancio, bellissimoooo!!! O l’incredibile casa in teak nero del famoso artista Thwan Dunchanee.
Ci ha portato a pranzo in tre ristoranti favolosi, immersi nella natura, piccoli paradisi con ottimo cibo, uno di questi il Chaba Lagoon a Chainat dove persino i bagni erano piccole opere d’arte.
Sulla strada per Chiang Mai, abbiamo visto molte bancarelle che vendevano topi delle risaie alla griglia e ci siamo fermati a visitare alcuni mercati dove vendono diversi animali non comuni, cucinati e non, tra cui anche gli insetti, cavallette, grilli, vermi del bambu’, uova di formica e altri che non ricordo, c’è stato un attimo di tentazione ad assaggiare ma è durato proprio un attimo.
Una delle cose che ci ha affascinato è stato il mercato del treno a Maeklong, è impossibile restare indifferenti. Da vedere la naturalezza con la quale i venditori ritirano tende, ombrelloni e merci all’arrivo del treno e rimettono tutto com’era appena passato, questo succede ben 8 volte al giorno e il macchinista non ci pensa proprio a rallentare, fa’ la sua corsa imperturbabile.
Claudia e Franco sono stati colpiti dal mercato galleggiante di Damnoen Saduak, ovviamente non dalle bancarelle ma dai venditori sulle barche e dai suoi canali.
Ci è piaciuta molto la location del resort nella giungla, immerso nel verde con il fiume Kwai che scorre sotto.
Ayuttaya con i suoi favolosi resti, il gran numero di Buddha e il tempio Wat Mahathat Phara.
La serenità di Sukhothai, i suoi immensi parchi dove sembra di essere fuori dal tempo. Li abbiamo percorsi con il triciclo se andrete anche voi la mattina presto, portatevi una felpa perché l’aria è frizzante.
Lampang e il suo bellissimo Wat Phra That, a Chiang Mai abbiamo visitato lo spettacolare tempio dorato di montagna.
Non poteva mancare la passeggiata a dorso di elefanti, molto turistico ma…sono elefanti, quando ricapiterà?
Abbiamo poi proseguito per Chiang Rai risalendo per circa 2 ore il fiume Mae Kok, bellissimo scenario alla Rambo
L’ultimo giorno del tour, il Triangolo d’oro, dopo aver percorso un tratto del fiume Mekong siamo scesi in Laos e ci siamo messi il timbro sul passaporto. Purtroppo abbiamo dovuto salutare i nostri amici perché la loro vacanza terminava mentre noi ci siamo recati in un’isola per la quale non ci sono parole per descriverla!
Abbiamo preso il volo da Chiang Rai e pernottato a Bangkok, ancora una volta desidero ringraziare Guido che ci ha organizzato il transfer per Koh Kood in modo perfetto, siamo arrivati al Dusita alle 10,30, abbiamo così avuto tutta la giornata piena. Sono stati 4 giorni fantastici, con la moto abbiamo girato tutta l’isola e rimarrà per sempre nel nostro cuore, paesaggi e spiagge da sogno, se fosse possibile, ci trasferiremmo lì anche domani.
Se vi capiterà di soggiornarci, dovete assolutamente andare al ristorante “Pasta & Pizza” di Alessandro e prendete le tagliatelle all’amatriciana, FAVOLOSE!! fa tutto lui, dal pane alla pasta al suo famoso tiramisù.
Tutto questo è stato possibile grazie a Oriental and Beyond e alla competenza di Guido con cui siamo stati in contatto per tutta la durata del viaggio.

Ciao Guido, mi auguro solo di poterti ricontattare per un seguito.

(11 gen 2013 – 26 gen 2013)Grazie ancora di tutto!!!

Al resort nella giungla. Koh Kood Zipline a Chiang Mai